Gli acquisti on-line sono in continuo aumento, facendo segnare ogni anno un sostanziale incremento, e anche se l’Italia non è tra i Paesi ai primi posti per quanto riguarda gli acquisti elettronici – come metro di paragone si pensi che il nostro Paese ha un decimo dei volumi di e-commerce del mercato inglese – nei mesi passati, soprattutto quelli più prossimi alle festività natalizie, il fatturato italiano relativo agli acquisti online ha visto una incremento pari al 30 per cento; di contro si è registrato un calo del 2 per cento nella grande distribuzione (dati Coop-Ref-Nielsen). Sempre secondo la ricerca Coop-Ref-Nielsen, nei prossimi cinque anni il giro di denaro legato al mondo degli acquisti online potrebbe raggiungere la considerevole cifra di 40 miliardi di euro.
Molti gli acquisti da dispositivi mobili
Secondo alcune stime prodotte da uno studio dell’Osservatorio eCommerce B2c, della School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, gli acquisti effettuati da smartphone e tablet pesano poco più del 20 per cento sul totale delle transazioni e-commerce, un boom che si ripercuote anche sulla pubblicità mobile, che ha visto una vera e propria impennata nella domanda.
I settori che maggiormente hanno beneficiato delle transazioni elettroniche sono stati: editoria, informatica e abbigliamento, che hanno fatto registrare rispettivamente un incremento del 34, 31 e 25 per cento. Importanti aumenti anche per quanto riguarda settori finora rimasti nell’ombra, in primis quello alimentare, dei cosmetici e dell’arredamento. Sempre secondo lo studio, oggigiorno l’utente online sempre più spesso valuta l’acquisto in un negozio reale utilizzando comunque il web per decidere sull’eventuale spesa.
Il boom degli acquisti online lo si deve anche ai nuovi strumenti di pagamento sicuro che consentono di spendere sul web in modo facile, rapido e protetto. Esistono infatti soluzioni, come ad esempio quella proposta sul sito Paysafecard, che permettono di effettuare pagamenti online senza dover indicare alcun dato personale, estremi del conto corrente bancario o numeri di carta di credito, sistemi quindi che preservano l’utente da eventuali frodi e che garantiscono in toto la propria sfera privata.
2015. Cambia il commercio dei beni non materiali
Questo continuo evolversi degli acquisti online sta portando i governi dei diversi Paesi ad adottare leggi specifiche che regolamentano questo mercato. Da inizio gennaio di quest’anno, ad esempio, sono cambiate le regole inerenti gli acquisti di beni non materiali, per questa tipologia di acquisti sarà applicata l’IVA del Paese del cliente e non più quella dei fornitori.
Si tratta di una normativa dettata dall’Unione Europea in materia di e-Commerce diretto. La legge riguarda tutti questi acquisti non materiali quali possono essere applicazioni per smartphone, musica digitale, video etc. Per l’Italia, quindi, per questo tipo di beni e servizi sarà applicata l’IVA del 22 per cento. La normativa UE riguarda solo le transazioni B2C (Business to Consumer), cioè quelle transazione che avvengono tra aziende e privati e non quelle B2B (Business to Business), ovvero tra azienda e azienda o professionisti.