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Due tipi di cancro ora non hanno più segreti

Un gruppo di ricercatori inglesi del Wellcome Trust Sanger Institute di Cambridge, guidati dal prof. Mike Stratton, è riuscito a codificare il DNA completo di due tipologie di tumori, quello del polmone e della pelle. Lo studio è stato pubblicato sul magazine Nature e mostra, scientificamente parlando, come il fumo di sigarette e raggi UV siano i primi responsabili dell’insorgere della malattia. Secondo i dati della ricerca, il codice del DNA di un melanoma della pelle, contiene più di 30.000 “anomalie genetiche”, molte di queste essenzialmente dovute all’esposizione alla luce ultravioletta. Nel tumore al polmone, invece, le anomalie sono più di 23.000, molte riconducibili agli agenti cancerogeni presenti nel tabacco. La scoperta, si spera aprirà la strada a nuove terapie mirate. Fonte e approfondimento

Lampade UVA, studio conferma che sono cangerogene

Un recente studio portato a termine da specialisti dell’Organizzazione mondiale delle Sanità (OMS), e pubblicato sul maagazine scientifico Lancet, classifica i raggi UVA (lampade e lettini abbronzanti) come elementi cangerogeni al pari di fumo, arsenico etc. Il rischio di contrarre il cancro aumenterebbe addirittura fino al 75% per chi si sottopone a lampade abbronzanti prima dei 30 anni. L’uso eccessivo, quindi, sarebbe da sconsigliare, soprattutto fra i giovani. Per chi proprio non potesse fare a meno della tintarella artificiale,  i ricercatori hanno posto un limite di dieci docce solari l’anno.

Crema solare a base di broccoli e cavoli per combattere l’insorgere del melanoma

Alcuni composti estratti da verdure come broccoli e cavoli sono in grado di combattere il melanoma. Un test su alcune cavie da laboratorio, indica che, rispetto alle terapie convenzionali, i nuovi farmaci si rivelano più sicuri ed efficaci.  Gavin Robertson, professore associato di farmacologia della Penn State College of Medicine, ha dichiarato: “Al momento non ci sono farmaci in grado di colpire selettivamente le proteine che scatenano il melanoma, abbiamo messo a punto questi nuovi composti naturali, che, almeno su topi da laboratorio, sono stati in grado di inibire la crescita dei tumori del 50-60%.”. L’azione delle sostanze estratte dalle verdure, gli isotiocianati, in sé è molto limitata, a tale scopo gli scienziati hanno “potenziato” gli estratti, aggiungendo del selenio. Secondo il gruppo di ricerca, entro i prossimi dieci anni, si sarà in grado di mettere a punto una crema che potrà preservare la pelle dallo sviluppo di questa orribile forma di tumore. Fonte