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Nuovo dispositivo utilizza nanotubi di carbonio per individuare nel sangue possibili cellule tumorali

Ricercatori di Harvard e del MIT hanno sviluppato uno strumento che è in grado di individuare le cellule tumorali all’interno di un singolo campione di sangue. Mehmet Toner, a capo dello studio e professore di ingegneria biomedica presso la Harvard Medical School, e Brian Wardle, professore associato di Aeronautica presso il MIT, hanno messo a punto uno strumento che in futuro potrebbe consentire ai medici di capire se il cancro si è diffuso in altre parti del corpo. Le cellule tumorali “fuggite” dal tumore originale, sono molto difficili da individuare, poiché un campione di 1 millilitro di sangue, che contiene decine di miliardi di cellule normali, contiene solo alcune cellule tumorali circolanti; il nuovo dispositivo permetterebbe proprio di individuare con più facilità tali cellule. Grazie a un reticolo di nanotubi di carbonio rivestito di particolari anticorpi, le cellulare tumorali vengono catturate e intrappolate. Il dispositivo è attualmente in fase di sperimentazione in alcuni ospedali e si prevede che sarà disponibile in larga scala entro i prossimi anni. Gli stessi ricercatori sperano, inoltre, di poter utilizzare il medesimo congegno per la diagnosi percosse dell’HIV. Fonte

Individuata proteina responsabile del proliferarsi dei tumori

Ricercatori del Montreal Neurological Institute and Hospital presso la McGill University hanno scoperto come le cellule tumorali infettano i tessuti sani, una svolta che può aiutare a prevenire la diffusione dei tumori. La dott.ssa Deborah Maret, insieme al dott.David Colman, co-autore dello studio e direttore del Montreal Neurological Institute e il dr.Rolando Del Maestro, co-autore dello studio e direttore del The Brain Tumour Research Centre, hanno individuato una particolare proteina della famiglia delle caderine che permette, così come una colla, di legare le cellule di tessuto sano con quelle colpite dal tumore. “Evitare che le cellule tumorali migrino verso tessuti sani è fondamentale per la sopravvivenza del paziente”, ha dichiarato Del Maestro. Lo studio sarà pubblicato nel magazine scientifico Neoplasia. Fonte