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Pneumatici. Ritornano le forme utilizzate negli Anni Settanta e prendono vita le ruote che si autoriparano

In periodo di crisi come quella che stiamo attraversando, con i grandi della Terra che invitano sempre di più a ridurre i consumi, le grandi case produttrici di pneumatici stanno lavorando a nuove soluzioni. I primi risultati della ricerca portano a pneumatici dalla forma alta e stretta, che ricordano tanto le coperture di oltre quaranta anni fa, ma che portano con sé un bagaglio di tecnologia non indifferente. Addio quindi a soluzioni di ruote super ribassate (in gergo conosciute come barra 40 o 25) e via libera a gomme con battistrada sensibilmente più stretto e con diametro maggiore rispetto alle proposte tipiche; una gomma che garantisce importanti miglioramenti in termini di aerodinamicità e di resistenza al rotolamento, che in alcuni casi risulta inferiore al 30 per cento rispetto ai pneumatici convenzionali.
Sfruttando le nuove tendenze di produzione, alcune case costruttrici sono riuscite a produrre pneumatici come il Bridgestone Ecopia EP500 Ologic in grado di ottimizzare il consumo di carburante. Una soluzione ottenuta restringendo appunto la larghezza delle ruote con una conseguente e consistente riduzione della resistenza all’aria. Non solo, gli Ecopia EP500 Ologic avendo una superficie di contatto con pressione maggiore e adottando la mescola Multicell (che prevede la presenza di bolle e tubi microscopici) favoriscono lo smaltimento dell’acqua, migliorando l’aderenza sul bagnato. A sposare il nuovo tipo di pneumatico della Bridgestone è stata la tedesca BMW che li monta di serie (modello Ecopia EP500 Ologic da 155/70 R19) sulla sua i3, la city car elettrica della casa bavarese. Questo particolare prodotto può esser trovato facilmente da rivenditori specializzati e anche su Internet, su portali dedicati alla vendita online di pneumatici come http://www.tirendo.it

Il battistrada di dimensioni ristrette e il diametro di grandi dimensioni diminuiscono la resistenza al rotolamento abbattendo i consumi.
Bridgestone Ecopia EP500 Ologic. Il battistrada di dimensioni ristrette, contestualmente al diametro di grandi dimensioni, contribuisce a ridurre la resistenza al rotolamento, abbattendo così i consumi.


Gli pneumatici che autoriparano le forature
Importanti novità anche per Michelin mostrate in occasione dell’ultima conferenza tenutasi al Michelin Challenge Bidendum. La prima, rivolta essenzialmente al mercato asiatico è inerente le coperture autosigillanti SelfSeal: all’interno dello pneumatico è presente un particolare componente capace di chiudere la foratura senza l’intervento umano. Niente quindi ruote di scorta e arnesi per la sostituzione, il che si ripercuota con un netto abbassamento del peso della vettura con conseguente riduzione dei consumi.

La seconda novità riguarda le coperture Premier A/S che si autorigenerano, garantendo una maggiore percorrenza prima della sostituzione. In buona sostanza la gomma presenta una seconda serie di incisioni che affiora quando il primo livello di battistrada si consuma. Già commercializzato in America, questa nuova tipologia di pneumatico arriverà in Europa, nella versione estiva, entro il 2016.