NASA trova acqua simile a quella terrestre su cometa 46P/Wirtanen
Una team di astronomi internazionali ha “identificato una vasta riserva di acqua simile alla Terra nelle zone più esterne del sistema solare”. Lo studio, pubblicato sul magazine Astronomy and Astrophysics Letters lo scorso 20 maggio, ha utilizzato un osservatorio molto particolare, che opera su un Boeing 747 e che consente di vedere i fenomeni cosmici con una risoluzione più chiara rispetto ai sistemi ancorati a terra. L’Osservatorio Stratosferico della NASA per l’astronomia a infrarossi, SOFIA, ha studiato la cometa 46P/Wirtanen (conosciuta anche come Cometa di Natale), una cometa periodica di corto periodo del nostro Sistema solare scoperta fotograficamente il 17 gennaio 1948. Il 16 dicembre la cometa si è avvicinata alla Terra passando a circa 11 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Una teoria di vecchia data sostiene che l’acqua sulla Terra sia stata trasportata da comete ghiacciate provenienti dalle zone più esterne del sistema solare. Tuttavia, la prova che le comete contenevano lo stesso tipo di acqua che si trova sulla Terra è sempre stata oggetto di discussione.
L’acqua che conosciamo è composta da due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno; gli atomi di idrogeno contengono un protone e nessun neutrone, una forma meno comune di acqua, conosciuta come “acqua pesante”, è costituita dalla stessa struttura atomica, con l’atomo di idrogeno che però contiene un protone e un neutrone. Questa forma d’acqua è conosciuta come deuterio. Studiare il rapporto tra deuterio e idrogeno può insegnarci qualcosa in più sulla sua origine; questo rapporto nell’acqua riscontrata sulle comete solitamente varia da 1 a 3 volte rispetto alla stessa acqua che si può riscontrare sul nostro pianeta, nella cometa esaminata dagli scienziati il rapporto era sostanzialmente lo stesso.
Lo stesso rapporto è stato riscontrato anche nell’acqua riscontrata su altre comete, cosicché gli scienziati credono che tutte le comete potrebbero contenere acqua simile alla Terra bloccata all’interno dei loro corpi rocciosi. Tale scoperta apre di nuovo il dibattito sulle origini dell’acqua della Terra.